Terzo mandato consecutivo per Viktor Orbàn. Il successo di un Patriota.
133 Seggi su 199. Questi i numeri del trionfo di Viktor Orbàn, leader di Fidesz - Unione Civica Ungherese.
I Media Mainstream, mal digerendo la volontà popolare si
affidano, come al solito, ai Mantra che rispondono al nome di "Razzismo, Deriva
Autoritaria, Nazionalismo", squalificando così quella amata Democrazia di cui
ammainano la bandiera solo quando conviene a loro.
Ma i fattori che hanno portato alla vittoria di Orbàn sono solo di matrice
ideologica?
Da quando l'Ungheria è entrata nell'U.E.
sono cominciati i "guai". I principi di privatizzazione e di rispetto della concorrenza, tanto
sponsorizzati dall'Unione Europea, hanno portato alla estromissione dello Stato
dalle principali imprese pubbliche, ed Orbàn per tutta risposta ha imposto una
tassa sul profitto di circa 1,5 miliardi di euro l'anno alle principali
compagnie (quasi tutte straniere) operanti sul mercato ungherese in tre
settori chiave (banche, telecomunicazioni e grande distribuzione alimentare), provvedimento è costato a Orbán un'azione
legale promossa da 13 multinazionali alla Corte europea di Strasburgo.
Ha ri-nazionalizzato i fondi
pensionistici privati obbligatori, per un valore di oltre 10 miliardi di euro,
che erano stati introdotti nel 1998 dall'allora governo socialista dietro
suggerimento del Fondo Monetario Internazionale come anticamera della completa
privatizzazione della previdenza sociale.
Ecco perché oltre allo Strenuo Difensore di Valori quali la Famiglia, l'Identità
e la Cristianità, a favore di Orbàn giocano anche le sue politiche Sociali e
Sovraniste. D'altronde i risultati non sono tardati ad arrivare, basti
analizzare i dati di Disoccupazione (scesa dall'11% al 3%) e Debito Pubblico
(Che oggi si attesta a livelli pre-crisi).
D'altronde lo spirito Rivoluzionario del
popolo Magiaro non lo scopriamo di certo oggi, parliamo dello stesso Popolo che
nel 1848 si è ribellato al Dominio Asburgico, nel 1956 a quello Bolscevico e che
oggi vede in Viktor Orbàn un valido condottiero per ribellarsi al Dominio più
subdolo ma più pericoloso dell'Unione Europea.
Avanti ragazzi di Buda!